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palazzo cavriani 2palazzo cavriani balconePalazzo Cavriani è caratterizzato da un’imponente costruzione settecentesca arricchita dal balcone e dalle cinque statue di arenaria che adornano il tetto. Vicino sorge un torrione cinquecentesco, come ultima possibile testimonianza di una preesistente costruzione. Oggi non ha più la funzione di municipio, trasferito al piano terra nella struttura delle Scuole Elementari, perchè il tempo ha reso del tutto inagibile il piano superiore.
Sono però rimasti l’ufficio postale e l’ambulatorio medico. Sulla facciata del palazzo, recentemente restaurata e ridipinta, accanto alla porta d’entrata, due lapidi ricordano ai felonichesi i loro morti in guerra. All’interno una grande scalinata porta al piano superiore e qui si trova lo stemma del comune di Felonica. Lo stemma del comune di Felonica, è rappresentato da una folaga, uccello acquatico un tempo tipico di queste zone. Le stanze interne dovranno attendere ancora qualche tempo per essere rinnovate.

 Le Cinque Statue

i cinqueLe cinque statue –“ì sinc galantòm ad Felonica” (i cinque gentiluomoni di Felonica)- costruite verso la fine del ‘700, raffigurano personaggi mitologici. Si riconoscono: Ercole (la Forza) con la clava nella mano destra, Venere (l’Amore), Cerere (l’Abbondanza) con il grembiule colmo di frutti, Minerva (la Sapienza), Putto (l’Innocenza),

 

 La Storia

palazzo cavriani vecchiopalazzo cavriani vecchio 2A fine ‘800 l’accrescimento dei compiti amministrativi e dei servizi sociali rende necessaria una Sede Municipale appropriata e più rappresentativa. L’occasione si presentò nel 1886, quando gli eredi del marchese Cesare Cavriani misero in vendita il “palazzo di villeggiatura” omonimo situato di fronte all’argine. Qui trovano collocazione, dopo i necessari adattamenti e ricostruzioni, la sede municipale, le scuole, l’ufficio postale e telegrafo, l’ambulatorio ed alcuni appartamenti per il medico condotto ed i dipendenti del Comune. Particolarmente curata la Sala Consigliare, smantellata poi nel secondo dopoguerra per ricavarne degli uffici.
Il palazzo è rimasto sostanzialmente quale era al momento dell’acquisto. Quanto all’arredo esterno, nel periodo compreso fra le due guerre, il giardino anteriore venne trasformato in “Parco della Rimembranza” ,con la messa a dimora di un albero per ogni caduto e la realizzazione di piazzole con cannoni ed obici.