chiesa s.maria assuntaportaleLa Chiesa di costruzione romanico-gotica, si erge ai piedi dell’argine, e si presenta con la facciata non verso il paese, ma gli volge le spalle. Dopo molti restauri, ha un’unica navata, ma in origine forse era a tre. La facciata è in stile romanico e scandita da a contrafforti in prossimità del portale d’ingresso. Le due formelle scolpite a bassorilievo nella terracotta, come corredo ornamentale ed inserite al centro della facciata, sono unici elementi dell’antica costruzione romanica di origine Matildica. Attribuite ad una produzione artigianale, sono senza particolari, e gli animali si presentano goffi e molto semplici, in una superficie liscia, ma in rilievo. L’una un drago, una sorta di mostro marino con due sole zampe simili a spirali collocate nella parte posteriore del corpo e sembra in uno spazio vuoto, privo di alcuna caratterizzazione. L'altra un agnello che attinge ad una piccola pianta, forse da identificarsi con l’albero della vita. Le cornici sono decorate da segni , intagli, simili a  fiori che donano vivacità e di irregolarità alla decorazione. Lo stile è interrotto da un rosone centrale in linea con il portale gotico e molte decorazioni sporgenti. Il campanile si innalza al lato sinistro della facciata, la costruzione è posteriore all’edificazione della prima chiesa. Dalla parte opposta del campanile, sull’estremità destra del tetto, si drizza una colonnina con cuspide gotica.

Interno della Chiesa

chiesa s.maria dentro 2chiesa s.maria dentroLa chiesa ha un’unica navata, di modeste dimensioni ed elegante semplicità. All’estremità della navata si trovano l’altare maggiore, la gradinata in marmo e vicino all’altare il Crocifisso in legno di pioppo. Nell’abside vi è la statua della Madonna Immacolata, subito vicino l’affresco della Crocifissione di Cristo sul Calvario ed in fronte una Formella a rilievo. Nella parete di fondo della navata, sul lato destro si trova il San Paolo ed a fianco l’affresco che vede, un viso di Monaco, San Cristoforo ed uno scorcio di case, proprio vicino alle lapidi commemorative. Sulla sinistra il tabernacolo incassato nella parete e subito sopra l’affresco Madonna in trono col bambino.Vicine all’entrata vi sono la Cappella del Campanile, basamento alla torre campanaria, dove si trova la statua del Sacro Cuore di Gesù, l’affresco raffigurante una Santa Lucia ed un’altra statua di Sant Antonio da Padova con Gesù Bambino, collocata nella parte esterna della cappella a destra. La Cappella Gemella si trova al lato opposto con all’interno il confessionale. Al di sopra delle cappelle, vi è il loggiato-cantoria con i suoi sei archi romanici poggiati su colonnette di cotto binate.

Particolari Interno della Chiesa

Crocifisso in legno di pioppo, scolpito e fissato ad una struttura di marmo, risalente ai primi anni del ‘900. Madonna Immacolata, caratterizzata da veste bianca e velo azzurro, le mani giunte in preghiera ed ai sui piedi volti di angeli. La statua per la sua tipologia è collocabile fra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.

San Paolo (cm 340 x 220). Opera attribuita al discepolo della scuola di Giulio Romano, Fermo Ghisoni. Il santo è raffigurato in piedi, con posa statuaria, entrambe le braccia appoggiate ad un alto spadone. La testa, con fluente barba bianca, si rivolge a sinistra sottolineando la torsione del corpo. Le vesti sono  di colori cangianti, con predominanti chiare sul rosato e più intensi gialli e grigi. La costruzione della figura viene sottolineata dall’incorniciatura architettonica in cui è inserita, che crea il senso plastico ed effetto monumentale del dipinto. E’ un nicchia scavata dalle ombre di chiaroscuro e sottolineata nella sua superficie esterna da una finta tarsia in marmo.

Crocifissione di Cristo sul Calvario attorniato da San Giovanni e dalla Madonna, con ai lati un vescovo, forse un abate mitrato di Felonica ed una Madonna con il Bambino (cm 320 x 240)
Collocato nella parete dell’abside, l’affresco sembra essere un modello figurativo emiliano, di matrice tardo trecentesca. La cattiva conservazione dei colori originali, non permette una facile lettura, anche a causa di pesanti ritocchi e da efflorescenze di muffe che opacizzano la superficie.
L’effetto prospettico è dato dalla presenza di architetture rese in bianco, rialzate in rosso nelle cornici.

Formella a rilievo (cm 150x 72)
Rappresenta il battesimo di Cristo, in legno scolpito, intagliato e dipinto. Le figure sono quelle di Gesù e San Giovanni Battista in riva ad un fiume, fra le rocce e una colomba che simboleggia lo Spirito Santo. L’opera attesta un’attenzione ornamentale ed una buona fattura, che la collocano fra il 1800 ed il 1900 come frutto del lavoro di un artigiano mantovano.

Madonna in trono col bambino, Sant Antonio, San Giacomo Maggiore e Santa Liberata collocato nella parete sopra al tabernacolo.

Viso di Monaco, San Cristoforo ed uno scorcio di case, si trova nella parete a fianco il San Paolo, proprio vicino alle lapidi commemorative.

Sacro Cuore di Gesù, datata fra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Statua lignea scolpita, che trova collocazione nella Cappella del Campanile.

Affresco raffigurante Santa Lucia (cm 164x67) raffigura la santa con in mano la palma del martirio, per questo si pensa essere Santa Lucia. Il dipinto murale è in cattive condizioni. L’opera sembra risalire al primo quarto del 1400, di fattura emiliana

Altra statua lignea scolpita, Sant Antonio da Padova con Gesù Bambino, si trova proprio vicino alla Cappella del Campanile, nella parte esterna a destra.

 

La Casa Canonica e la Sacrestia

canonicasagrestia 2La casa canonica è adiacente alla parete più antica della chiesa, ad ovest.La sagrestia è un locale settecentesco dall’elegante soffitto a volte, nella quale sono conservati suppellettili e paramenti liturgici di grande ricchezza e finezza.

 

 

Interno della Sacrestia

sagrestia internosagrestiaLa sagrestia situata fra la Casa Canonica ed il Presbiterio è un locale settecentesco dall’elegante soffitto a volte, nella quale sono conservati suppellettili e paramenti liturgici di grande ricchezza e finezza. Da ammirare la porta d’ingresso, un lavello di marmo per il celebrante, incassato in una parete, un elegante armadio settecentesco datato 1762 ed in un’altra parete la Croce di consacrazione. Vi sono anche importanti dipinti, sculture ed opere di recente donazione, fra i quali si notano la scultura della Madonna con il Bambino ed i dipinti Il Crocifisso ed Il Cireneo.

 

Particolari Interno della Sagrestia

madonna con bambinoMadonna con il Bambino (cm 106 x 80 x 40)
La collocazione attuale della scultura legno policromo, è nella Sagrestia, rialzata su di un pensile. Nel 1992 la Madonna è stata derubata del bambino. L’opera raffigura la Vergine seduta, con aspetto rigido e frontale, le mani giunte in preghiera, lo sguardo rivolto al Bambino, che è sdraiato sulle ginocchia della Madre. E’ una trasposizione tridimensionale di una iconografia frequente nei dipinti del ‘400 di scuola veneziana. Si nota l’equilibrio delle masse, definito dalle superfici, che nella lavorazione creano pieghe cadenti con grazia, rese “reali” da colori intensi, ma secondo toni pacati.

 

  il crocifissoIl Crocifisso (cm 90 x 60)
Opera donata alla chiesa di Felonica nel 1736 dal conte Antonio Facchini Cattaneo. Dipinto, da mano esperta, di grande interesse per la sapiente struttura compositiva e la grande forza drammatica. A prima vista richiama alla mente dell’osservatore temi, forme e toni caravaggeschi.

 

  il cireneoIl Cireneo (cm 108 x 85)
Il dipinto, ad olio su tela corredato di cornice in legno intagliata a motivo modulare, descrive un brano di scena evangelica. Presenta il personaggio principale Simone di Cirene mentre trascina sulle spalle la croce di Cristo sino al luogo dove verrà giustiziato. Al centro della composizione si erge il personaggio maschile, un uomo preso dalla strada, anche se presentato con abbigliamento elegante e sontuoso, descritto nell’abito rosso, sormontato da un pesante mantello blu piegato sulle braccia. Il gesto eloquente a mostrare la fatica fisica, alle spalle folti nuvoloni avvolgono la parete superiore della composizione; nel fondo si nota un lieve paesaggio collinare.
Il quadro, anche se di ignota provenienza, è caratterizzato da composizione prospettica che insieme ai colori densi ed i riflessi di luce, fa attribuire il dipinto ad un discepolo della scuola del Mantegna.

La Storia

chiesa s.maria vecchiapalazzo mainolda 2Le prime testimonianze della Chiesa di Santa Maria Assunta di Felonica si trovano in un documento notarile del 944 e la sua esistenza è legata all’intervento dei Frati Benedettini.
Anche se per consuetudine, la fondazione viene attribuita alla contessa Matilde di Canossa, che visse dopo il Mille, lasciando un segno decisivo nella storia d’Italia e d’Europa. Dalla sua edificazione fino al ‘400, l’Abbazia viene retta dai monaci Benedettini, che con devozione ed impegno, hanno donato prosperità alle coltivazioni dei terreni dell’Abbazia, perché bonificati dalle acque palustri, potessero tornare produttivi. In seguito i monaci furono costretti a cedere la commenda abbaziale alla famiglia Gonzaga, lasciando il posto ad abati e curati da loro nominati. La Chiesa faceva parte di un’Abbazia, che venne distrutta dai bombardamenti aerei del 1945. L’unica strada per gli spostamenti, passava sull’argine rasente la chiesa, per scendere al paese all’altezza del Palazzo Mainolda. Questo partiva dall’attuale chiesa e si estendeva per duecento metri lungo la strada dell’Arginino. Fabbricato di fine ‘700 che si sviluppava per alcune decine di metri lungo il lato ovest di via Roma caratterizzato dalla corte, costituita dal palazzo ubicato accanto alla casa canonica ed era stato ricavato il Teatro Nuovo. Purtroppo le bombe della Seconda Guerra Mondiale spazzarono via il complesso: il Palazzo è stato parzialmente demolito ed il lungo fabbricato raso al suolo.