torre

torre_prima_del_restauroLa Torre gonzaghesca che possiamo ammirare nel cuore di Sermide è l'unica rimasta della cittadella costruita dal Comune di Mantova verso il Mille e fortificata da Ludovico Gonzaga dopo il 1370.

E' un solido torrione merlato, pesantemente rimaneggiato negli anni '30, che si presenta fregiato di un elegante stemma dei Gonzaga in terracotta restaurato di recente.

Mettendo a confronto le fotografie di prima e dopo i lavori di restauro degli anni '30 si rivelano subito gli interventi vistosi: chiusura di feritoie e finestrelle, scomparsa di antiche inferiate e di un orologio murale, aggiunta del grande stemma dei Gonzaga tra le incassature delle travi dell'antico ponte levatoio, sistematica sostituzione di mattoni, farinosi di salnitro e di vecchiaia.
Le finestre, di dimensioni ridotte come si conviene a un torrione, continuano a sovrapporsi appaiate fino ai grandi finestroni terminali: due a nord e tre sugli altri lati.
Grazie a questi interventi, preceduti nei secoli dall'aggiunta di speroni di consolidamento (rispettivamente nel 1781 e nel 1932-3) E' scomparso quel velo rossiccio di mattoni sfarinati che sottolineava la vetusta nobiltà  del fortilizio gonzaghesco.

 

 All' interno dell' androne passante sono state collocate lapidi ai caduti di tutte le guerre

lapidi_ai_caduti

e stemmi di alcune famiglie nobili del territorio mantovano: Castellani, Magnaguti, Bardini, Gonzaga, Gioppi, Bonacolsi.

stemmi_lapidi

Ad una parete della scala che conduce alla cella campanaria con i grandi campanoni civici è infissa una lapide con il seguente testo:

lapide_scala

INVITTA
CONTRO IL TEMPO IL FIUME GLI EVENTI
UNICA SUPERSTITE DELLE OTTO TORRI CHE CORONAVANO
IL FORTE E BEL CASTELLO CONOBBE LO SPLENDORE DEI GONZAGA
E TRA I BAGLIORI DELLE FIAMME GLORIOSE SCORSE LA NUOVA AURORA
DEI FULGIDI DESTINI DELLA PATRIA
OR RESA INCROLLABILE LI ATTENDE CERTA IMAPAVIDA E SECURA
A. XIII E.F

Non esistono elementi per confermare l'esistenza delle otto torri che coronavano il forte e bel castello di Sermide. I documenti e l'iconografia a nostra disposizione ci consentono al massimo di confermare l'esistenza di cinque.